Siamo il frutto del nostro passato e per sapere chi siamo dobbiamo sapere da dove veniamo!!
Ecco penso non ci sia frase più vera, sin dalle lezioni che seguivo durante i corsi scolastici la "Storia della Moda" mi ha sempre affascinato e per chi come me ha una forte passione per la moda penso che sapere le basi sia fondamentale, quasi dovuto.
Iniziamo e torniamo indietro giusto di qualche annetto...
La moda femminile dal 1920 al 1940
Durante la prima guerra mondiale, con gli uomini impegnati al fronte, le donne per la prima volta dovevano occuparsi di attività che non avevano mai svolto come infermiere e guidatrici di autoambulanze. Naturalmente anche per recarsi sui campi di battaglia dovevano indossare abiti adatti, quindi la moda ebbe un repentino voltafaccia e assistiamo alla sostituzione di gonne lunghe e strette, con gonne dalla lunghezza che raramente arrivavano fino alla punta degli stivaletti.
Le gonne più corte ebbero, come conseguenza, un aumento delle domande di calze da seta, ancora articolo di lusso.
Le suffragette avevano vinto la loro battaglia e le donne conquistarono il diritto al voto.
In questi anni si vedono emergere due donne molto diverse fra di loro la "Donna Emancipata" e la "donna Vamp".
Voi in che categoria vi schierereste?
Curiosità:
- Durante la guerra, per sopperire alla mancanza di collant le donne usavano inchiostro e cosmetici per disegnare sulle gambe le linee delle calze.
Donna Vamp dai grandi occhi scuri, lanciavano sguardi languidi. tagliarono i loro capelli, corti alla "Bob".
Niente più busti e corpetti rigidi, le ragazze iniziarono a indossare abiti morbidi e fluttuanti.
Gli occhi divennero il punto focale, sottolineati da una linea scura, le ciglia irrigidite dal mascara .
Donna Garconne era nata vestita con blusa beige e gonna pieghettata e le gambe erano avvolte nelle calze color carne, ai piedi scarpe con lacci.
Coco Chanel
Una delle collezioni che ebbe maggior successo negli anni 20' fu quella di Coco Chanel, che fin da prima della guerra si era occupata di moda.
Chanel si specializzo nell'uso del jersey, fu cosi che la maglietta di jersey e la gonna a pieghe divennero una divisa per tutte le donne del mondo.
Tra gli accessori più importanti le pochette dello stesso colore dell'insieme e lunghe file di perle.
Curiosità:
Nel 2009 al cinema il film
Coco avant Chanel - L'amore prima del mito
La pellicola tratta la storia della stilista francese Coco Chanel dalla povertà e i primi lavori come cabarettista fino alla nascita della sua casa di alta moda, immagine di eleganza e raffinatezza.
All'inizio degli anni 30 si nota un graduale aumento della femminilità negli abiti.
In contrapposizione troviamo "Elsa Schiaparelli" un'italiana il cui contributo alla moda degli anni 30 fu considerevole. I suoi vestiti e i suoi modelli rappresentarono un richiamo per le donne meno eleganti e femminili, giacche attillate dalle spalle increspate, completavano il look di abiti di lana marrone o neri.
In quegli anni la HAUTE COUTURE cominciò a riconoscere l'esistenza degli abiti casuali.
I pantaloni diventarono un indumento indispensabile per le donne sulla spiaggia, e Schiaparelli fece immenso scalpore quando in quegli anni presentò per la prima volta i costumi da bagno.
Riflessioni:
Su donne siamo sincere alzi la mano chi riuscirebbe a vivere senza pantaloni, pigiamone di pail e abiti casuali.
La moda dal 1940 al 1950
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, in tutto il mondo le donne avevano pettinature ondulate, le spalle erano esageratamente quadrate e le gonne avevano una lunghezza media.
Un indumento molto popolare fu il "top".
I pantaloni venivano indossati per lavorare in fabbrica e nei campi e le scarpe furono sostituite da stivaletti dalle suole basse.
Verso la fine della guerra Parigi fece un enorme sforzo per ravvivare la moda.
Christian Dior
Nel 1947 Christian Dior preparò la sua prima collezione.
Il suo "New Look" era caratteristico per gonne allungate, linea arrotondata alle spalle e vitino da vespa.
Alcune scarpe avevano lacci alle caviglie.
Io personalmente mi rivedo molto nella moda di questi anni, e voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe fare un salto nel passato o preferite rimanere ancorati alla comodità dei nostri giorni?
Linea presentata da Christian Dior New Look.
Nuovo ideale di donna che consisteva in un corpino a vita attillata, fianchi e busti arrotondati e gonne di solito alte da terra una ventina di centimetri.
Un eleganza a mio parere unica quella degli anni 50.
Lana Turner divenne famosa
come"la ragazza con il pullover".
Tipico di questi anni il reggiseno imbottito e rigido con stecche di balena.
La moda dal 1960 al 1970
Gli anni 60 hanno radicalmente cambiato lo stile al quale si era abituati e nella storia della moda si aprì un nuovo e inatteso capitolo.
Entra in scena la stilista Mary Quant che nel 1964 viene considerata l'inventrice della minigonna, una sottana o un tubino che copriva abbondantemente le ginocchia.
In questi anni ci furono cambiamenti radicali anche nelle calzature, Roger Vivier creò stivaletti in stoffa scozzese per intonarli all'abito.
Nell'inverno 1967-68 le strade si riempirono di stivali rossi, verdi e gialli.
Ma l'anno 1968 viene ricordato anche per l'anno con quattro tendenze largamente diverse: lo stile unisex, corpini trasparenti, vestiti infantili e spaziali. Inevitabilmente i viaggi umani sulla luna si ripercossero sul mondo della moda.
Anche la biancheria in questi anni subì una drastica rivisitazione. Slip minuscoli, sottoveste leggerissime sostituirono le mutande e i busti.
Curiosità:
In California un ristretto gruppo di giovani intellettuali, che saranno in seguito chiamati la "Beat Generation", crearono una nuova filosofia di vita basata sulla ricerca della libertà anche attraverso esperienze estreme come l'uso di droghe.
In Inghilterra lo stesso fenomeno fu diversamente interpretato e venne chiamato la "Musica Beat", rappresentata da gruppi come i The Beatles e dai Rolling Stones, che ebbero la capacità di aggregare milioni di teen ager che copiarono i vestiti dei loro idoli preferiti.
Poncho, scialli e maxicappotti lunghi fino ai piedi fecero presagire una moda, che nonostante non fosse elegante, si sarebbe imposta in quegli anni.
Barbara Mary Quant stilista britannica, conosciuta in tutto il mondo come l'inventrice della minigonna.
Non ci crederete ma questa è la Moda Mary degli anni 60'.
La moda degli anni 70 assunse la forma di un vero e proprio movimento "Gli Hippy" che indossavano camiciotti larghe e lunghe, tuniche trasparenti colori sgargianti, fiori, monili di tutti i tipi e indumenti esotici.
Questo look diventò una vera e propria anti-moda, simbolo di libertà.
Lo stilista più importante di questo periodo fu Yves Saint Laurent, appassionato d'arte e fantasioso, aveva capito che le idee nuove possono venire anche dalla strada. Applicò alla donna diversi capi tradizionalmente maschili come lo smoking, il trench e i tailleur pantalone.
La moda dal 1980 al 1990
Negli anni 80' si assiste a una nuova ridefinizione della professione dello stilista.
Non bastava più essere un buon artigiano e creare capi di ottima fattura ma occorreva dare un'immagine accattivante del proprio prodotto e della propria collezione.
Con lo sviluppo di Internet ogni marchio si creò un suo sito, e non solo per attirare l'attenzione ma per venderli direttamente, come i jeans che invase il campo della moda.
Il successo del Made in Italy in questo periodo si deve ai famosi stilisti come Giorgio Armani, Ottavio Missoni, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Dolce & Gabbana e Miuccia Prada.
Riflessioni:
Da sempre ho una forte passione per i due stilisti Dolce & Gabbana, che mi hanno ispirato nei miei studi!
Chi di voi conosce la loro storia?
Il successo di D&G fu dovuto alla pop start Madonna, entusiasta dei loro modelli e degli abiti chic, con calze nere e biancheria intima da portare a vista.
In Italia si diffuse il movimento Paninaro, termine con il quale si identifica un fenomeno di costume, nato negli anni 80' a Milano per poi diffondersi in tutta Italia.
Caratterizzato per l'ossessione per l'abbigliamento griffato, prevedeva giacconi imbottiti, stivali da mandriano e jeans.
Le spalle dei vestiti femminili si allargarono e si gonfiarono.
Il modello della "donna manager", non più femminile e fragile, si sostituì con l'immagine di donna dura e spietata sul lavoro.
Anni 90'
Il mondo in questo decennio fa suoi gli stili nati dalla popolazione giovanile. In particolare è la musica il principale motore di ispirazione per i nuovi stili, band come Nirvana, Oasis e Hole.
Nasce lo stile Grunge come gesto di ribellione verso i canoni del mondo della moda, prendendo ispirazione dagli artisti di band punk-rock molto famose all'epoca.
Lo stile Gotico era famosissimo negli anni 90', le donne vestivano totalmente di nero o velluto, con gonne lunghissime in stile vittoriano. Oltre al nero, colore dominante, si affiancavano pochi altri colori, di solito sfumati, come il rosso sangue, il viola o il verde scuro.
Si conclude qui questo bellissimo viaggio nella "Storia della Moda" spero per voi sia stata una lettura interessante e ricca di curiosità.
A presto Oli!