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Marrakech

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Buongiorno Mondo!!!

In questo periodo un pò particolare, in cui siamo tutti costretti a stare in casa, l'unico modo per viaggiare e usare la nostra fantasia.

E con i nostri ricordi possiamo andare dove vogliamo senza nessuna limitazione.

Oggi voglio raccontarvi di uno dei miei ultimi viaggi in Marocco per la precisione a Marrakech.


Day 1


Marrakech Marocco travel blog blogger viaggio Olimpietta Influencer Riad Challa

Arrivo al "Riad Challa" in pieno centro di Marrakech, credetemi una vera meraviglia. Accolti con un tè marocchino e tantissimi consigli sui posti da visitare, abbiamo iniziato ad ispezionare i dintorni e a orientarci.

Devo ammettere, che prima di un viaggio organizzo tutto sempre nei minimi dettagli, segno sulla mappa tutti i posti da vedere e divido tutto nei vari giorni di soggiorno. 

Ed ero consapevole che Marrakech è una città sorprendente e ricca di cose da vedere, quindi sono partita con le idee chiarissime e un'agenda super programmata.

 

 

CURIOSITÀ: Riad viene dall'arabo "Riyad" che significa giardini, si riferisce a una casa o un palazzo tradizionale marocchino, con un giardino al suo interno.

 

CONSIGLI: noi abbiamo utilizzato come mezzo di trasporto, dall'aeroporto al riad e viceversa, un auto con conducente (prezzo per tre persone €15.00), distanza circa 20/30 minuti. Consigliato tramite email dal direttore dell'hotel (Riad Challa)


Piazza Jemaa el Fna


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Nel pomeriggio siamo andati alla scoperta di Piazza Jemaa el Fna" è una piazza di Marrakech, attorno alla quale si sviluppa la medina e potrebbe essere considerata il centro vitale e caratteristico della città!

Immaginate una piazza super affollata di gente che man mano che la luce e il caldo diminuiscono, si riempie sempre di più, vengono allestite cucine rudimentali circondate da tavoli, panche e fuochi scoppiettanti che finiscono col creare una sorte di enorme ristorante all'aperto.

Accanto ai ristoranti, il resto della piazza assume le sembianze di un circo.

Tantissimi turisti insieme agli abitanti della medina si accalcano intorno ad artisti di strada, acrobati, musicisti, danzatori, maghi, incantatori di serpenti e scimmiette ballerine.

 

Vi ho incuriosito? State immaginando tutti i colori e gli odori?

 


Day 2


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All'alba del secondo giorno abbiamo deciso di fare una super esperienza adrenalinica.

Un giro, di circa due ore, sulle dune del deserto con i Quad!!

Devo anche ammettere che me la sono cavata abbastanza bene a guidare, nonostante le risate dell'istruttore prima di partire e le parole di panico di mio marito che pensava finalmente di liberarsi di me.

Non sono mancate le soste per scattare qualche foto e il divertimento senza fine.

 

CONSIGLIO: sulla guida prima di partire avevo letto una raccomandazione che oggi scrivo anche a voi, non fidatevi mai delle persone che vi dicono che vogliono mostrarvi qualcosa di bello, unico e raro stanno cercando di fregarvi.

Nella migliore delle ipotesi vi fanno perdere l'orientamento e poi vi chiedono dei soldi per indicarvi la via, nella peggiore vi derubano.

A noi è successo ben due volte durante questo viaggio ma siamo riusciti con delle scuse a proseguire per la nostra strada.

Ovviamente come tutto nella vita si parla di eccezioni, abbiamo incontrato anche tantissime belle persone.


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Ritornati dal deserto, abbiamo deciso di andare in giro alla scoperta dei "Suoq"; il mercato di Marrakech che si trova nel centro della città, nella medina, vicino alla famosa piazza Jemaa el-Fna di cui vi parlavo prima.

E' con certezza il mercato più grande che io abbia mai visto, in questi vicoletti si susseguono negozianti di ogni genere: gioielli in argento, spezie, lanterne, tappeti, candele e babbucce. Ma ciò che rende unico questo posto, rimane in assoluto l'odore degli aromi e del cumino e i negozianti che vi salutano in dieci lingue diverse indovinando la vostra provenienza!

 

DEVI SAPERE: che in Marocco c'è in vigore "l'arte della contrattazione", le merci esposte nei souq sono sempre prive di prezzi e questo potrebbe rendere difficile stabilire il loro prezzo reale. 

Di solito il negoziante propone al cliente un prezzo, è fidatevi di solito triplicato, e il cliente inizia a contrattare fino al raggiungimento di un accordo.

Spesso durante la contrattazione viene offerto un tè alla menta, chiamato nei locali "whisky berbero", non esitate ad accettarlo è ottimo e rifiutare sembrerebbe loro un vero atto di scortesia.

In genere i negozianti, quando vedono clienti intenzionati a comprare, diventano molto disponibili e amano descrivere il loro lavoro o mostrare le merci più rare del loro negozio.


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Day 3


Uno dei motivi per cui ho deciso di visitare Marrakech era quello di visitare i "Jardin Majorelle".

Yves Saint Laurent ha donato questo giardino a Marrakech, la città di cui si innamorò, nel 1966.

Ancora oggi vi crescono 300 specie botaniche provenienti dai 5 continenti.

Un sentiero circolare si snoda fra macchie di bambù, palme e cactus.

Nel 2017 accanto ad esso è stato inaugurato il "Musee Yves Saint Laurent de Marrakech", purtroppo era vietato fotografare i capolavori realizzati in passato dallo stilista, ma credetemi delle vere e proprie opere d'arte, delle meraviglie.


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SAPETE CHE: le pareti della villa che c'è all'interno di questo meraviglioso giardino sono di colore blu cobalto.

Fu il pittore francese Jacques Majorelle nel 1937, a creare il blu Majorelle, un blu oltremare/cobalto al tempo stesso intenso e chiaro, con cui dipinse le pareti della sua villa, e tutto il giardino, che aprì al pubblico nel 1947.

Yves Saint Laurent e Pierre Bergé scoprirono il giardino nel 1966, durante il loro primo soggiorno a Marrakech, rimanendo incantati dalla struttura. Comprarono il giardino nel 1980. I nuovi proprietari decisero di vivere nella casa dell'artista, ribattezzata Villa Oasis, e intrapresero un ampio lavoro di restauro. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono state cosparse nel roseto della Villa Oasis, e un memoriale in suo onore venne eretto nel giardino. 


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Ma il legame tra lo stilista e la città si strinse con un nodo più forte il 19 ottobre 2017, giorno di apertura del museo Yves Saint Laurent Marrakech ad opera della Fondation Pierre Bergé - Yves Saint Laurent.

Una struttura di oltre 4.000 metri quadrati, è suddiviso in uno spazio espositivo permanente, una galleria temporanea di esposizione, una biblioteca di ricerca, un auditorium, una libreria e una caffetteria.

 

 

 

 


Day 4


L'ultimo giorno di questa meravigliosa vacanza si conclude con la visita del Palazzo Bahia.

Una vera oasi di pace, considerato un capolavoro dell'architettura tradizionale marocchina. Comprende 150 stanze decorate con marmi, legno di faggio e cedro, che si affacciano su differenti cortili e giardini.

Spesso al suo interno si svolgono concerti di musica arabo-andalusa.

 

 

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CONSIGLI:

 

CIBO: la tradizione gastronomica marocchina è piena di ricette gustose e saporite preparate con carne, pesce e verdure da provare nei numerosi ristoranti della città.

Una cucina molto speziate che vi attirerà a se con i profumi rilasciati dalle numerose e variegate spezie.

Noi abbiamo assaggiato davvero tantissime ricette diverse, amiamo provare le pietanze locali. E devo anche confessarvi che siamo stati molto fortunati perché abbiamo sempre mangiato bene.

Il cous cous, un piatto tipico del Marocco, preparato con granelli di semola cotti al vapore e conditi con mix speziato di verdure o di carne, rimane in assoluto il mio piatto preferito.

Ma credetemi è davvero impossibile rimanere delusi o non lasciarsi coinvolgere dall'atmosfera dei tipici ristò marocchini in cui rimarrete affascinati dalle luci, dai colori e dai profumi.

 

MONETA: la moneta ufficiale è il dirham marocchino (dh 1 euro corrisponde a circa 11 dirham), che può essere cambiata in aeroporto o nelle banche, una molto comoda si trova nella piazza Jemaa el Fna.

Anche se non avrete nessuna difficoltà a pagare con euro, visto che gli stessi commercianti li richiedono come metodo di pagamento e super consigliato anche il pagamento con carta di credito.


Amici miei, spero di avervi fatto viaggiare almeno un pò con la fantasia. A me è bastato chiudere gli occhi per teletrasportarmi di nuovo lì, immersa nei profumi e nei colori meravigliosi che solo una terra come il Marocco sa trasmettere.

Ci tengo a dire un grazie speciale al mio compagno di viaggio, mio marito, che ha una pazienza davvero sbalorditiva e che mi ha regalato come sempre dei ricordi unici.

 

A presto!

 

..Ah dimenticavo per qualsiasi curiosità o domanda scrivetemi nella sezione contatti o tramite il mio Direct di Instagram

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